Nato a Pisa nel 1490, di famiglia nobile, svolse con zelo il ministero sacerdotale nella città natale.
Insigne studioso di diritto e di letteratura, per le sue capacità culturali e per la saggezza, ebbe notevole prestigio nell’ambiente civile e religioso. Godette della stima e dell’amicizia del cardinale Ippolito d’Este, gran mecenate.
Cesano fu il direttore spirituale di Caterina de’ Medici, duchessa d’Urbino, in seguito regina di Francia. Da lei fu presentato al pontefice Paolo IV che lo nominò vescovo di Saluzzo il 16 dicembre del 1556. Prese possesso della diocesi il 3 dicembre 1557. Durante gli anni del suo episcopato, si era accentuata l’eresia calvinista specialmente nella zona di Busca e di Dronero. Bisogna notare come tale eresia aveva già preso a diffondersi in tutto il territorio (sebbene la marchesa Margherita di Foix avesse bandito gli eretici da tutto il marchesato) fin dall’inizio del 1500, epoca in cui filtrò nella Val Po ed in Val Pellice.
Il 2 giugno 1567 a Pratoguglielmo (in Val Po), i responsabili calvinisti tennero un nutrito convegno che ripresero il 14 ottobre del medesimo anno a Dronero, dove avevano la loro sede nel Palazzo Monterosso.
Mons. Cesano fu strenuo difensore dei valori cristiani, richiamando più volte i sacerdoti ed i fedeli alla coerenza della vita cristiana. Per conseguire tali obiettivi tenne un sinodo diocesano del quale però non si hanno documenti. La sua personalità è evidenziata su una lapide che attualmente è situata a destra della porta centrale della cattedrale, la cui dicitura, tradotta dal latino, recita: “Gabriele Cesano, nato da nobile famiglia / colto nelle lettere latine e greche / esperto della filosofia, del diritto civile / non solo esercitò con saggezza gli incarichi avuti / ma per la abilità dei suoi costumi e la qualità delle sue capacità si procurò la fiducia di molti principi / Fu mandato in Inghilterra dal papa Clemente VII quale messaggero di pace / Dal papa Paolo IV fu eletto vescovo di Saluzzo / Mentre con tutta la forza cercava di ottemperare la popolazione da ogni calamità, anziano / rese a Cristo Salvatore il prezioso deposito dell’anima che aveva custodito con buon spirito religioso / Anno 1568-27 luglio / Visse 78 anni, 6 mesi, 21 giorni / Antonio Cesano – dolente – all’amatissimo zio pose”.
Resse la diocesi per circa 12 anni. Morì il 27 luglio 1568 e venne sepolto in Cattedrale.

Mons. Vescovo, il Clero e tutto il popolo di Dio, partecipano nella preghiera alla dipartita di Papa Francesco.